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BCC Garda
15/03/2012
BANCHE COOPERATIVE ANTIDOTO ALLA CRISI. APPELLO ALLE MASSIME AUTORITA’ EUROPEE
Appello alle Istituzioni Comunitarie dei più eminenti studiosi di cooperazione ed economia sociale sul ruolo delle banche cooperative per la ripresa economica dell’Europa
Un significativo Appello alle Istituzioni Comunitarie perché si riconosca, nella normativa in via di definizione, il ruolo delle banche cooperative per la ripresa economica dell’Europa, è stato presentato questa mattina a Venezia nel corso della prima giornata della Conferenza “Promoting the understanding of Cooperatives for a Better World”, promossa da Euricse, cui partecipano autorevoli economisti e studiosi del fenomeno cooperativo provenienti da ogni parte del mondo.
 
L’Appello, che ha per titolo “Per una rapida ripresa dalla crisi economica: perché le disposizioni europee in materia bancaria devono tener conto delle specificità delle banche cooperative” è stato presentato dall’ex Presidente della Commissione Europea e del Governo Italiano Romano Prodi e sottoscritto dai più eminenti studiosi di cooperazione ed economia sociale.
 
Destinatari, il Presidente della Commissione Ue Manuel Barroso, il Presidente del Parlamento europeo Martin Shultz, il Presidente del Consiglio dell’Unione Europea Herman Van Rompuy ed i Presidenti delle massime Autorità Regolamentari bancarie e finanziarie europee.
 
L’Appello sottolinea come tra gli obiettivi dell’Unione Europea, negli ultimi anni, vi sia il processo di rafforzamento delle Piccole e Medie Imprese sul territorio, con la conseguente necessità di riscoprire gli “elementi sociali” che sono alla base del suo sistema economico.
 
Un tema, questo, strettamente legato all’accesso a forme di credito mirate ed adeguate, che rappresentano la linfa vitale dell’economia a livello locale. “Non è un caso – si legge – che le banche locali e cooperative  non abbiano intrapreso quelle attività finanziarie ad alto rischio che hanno scatenato la crisi. Al contrario, hanno continuato a concentrare la propria attività sull’economia reale, concedendo credito alle famiglie ed alle PMI anche quando altre banche avevano cessato di farlo”.
 
“La diversificazione delle forme di impresa nel settore bancario – si legge ancora  – contribuisce ad accrescere la stabilità finanziaria ed a raggiungere un più alto livello di concorrenza ed efficienza”.
 
“Alla luce di tutto ciò – passa poi a sottolineare l’Appello - è fonte di grande preoccupazione assistere all'impostazione di un nuovo quadro regolamentare per gli istituti finanziari che mette a repentaglio la possibilità di sopravvivenza delle banche cooperative e locali, compromettendo così un elemento chiave della ripresa economica e della futura stabilità finanziaria del nostro continente” . “Pertanto, mentre le nuove direttive sono state studiate in modo da rendere il sistema bancario più resistente e meno soggetto ai meccanismi che hanno innescato la crisi nel 2008, il loro approccio indifferenziato in realtà penalizza le banche che meno hanno contribuito all'insorgere della crisi e che si sono rivelate le migliori nel mitigarne le conseguenze.”
 
Tra i temi in discussione a Venezia, il più generale ruolo delle cooperative, in tutti i settori di attività, nella attuale crisi economico finanziaria. Cooperative che hanno mostrato, ovunque, una sorprendente vitalità, capaci di svolgere un significativo ruolo anticiclico e di continuare a creare occupazione, garantendo in molti casi – pensiamo al solo settore della cooperazione sociale –  la fornitura di servizi essenziali a fronte di interventi sempre più ridotti dei sistemi pubblici di welfare.
 
Alla Conferenza di Venezia, che si concluderà domani,  partecipano il Presidente di Confcooperative Luigi Marino ed il Presidente di Federcasse (l’associazione delle Banche di Credito e Casse Rurali italiane) Alessandro Azzi.
 
 
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